domenica 25 settembre 2011

Te ne devi annà (oppure no)?


"[...] L'indipendenza intellettuale e il sentimento di diritto si sono profondamente abbassate nella borghesia e l'organizzazione democratica e parlamentare che poggia su questa indipendenza E' STATA SCONVOLTA IN MOLTI PAESI; sono nate dittature e sono state sopportate perchè il sentimento della dignità e del diritto non è più sufficentemente vivo"  
Albert Eistein 

Non mi dimetto se non col voto di sfiducia che non ci sarà
S. Berlusconi 25/09/11

Anche se qualcuno dirà che sono pesante perchè metto sempre news politiche, penso ormai siamo già oltre al concepimento di una nuova e moderna dittatura, per usare un eufemismo. 
Ci troviamo davanti ad un premier che in una situazione economica italiana (e parzialmente globale) disastrosa, si cura principalmente di limitare la libertà di informazione e cercare di uscire candido e profumato da un mare di merda che puzza talmente tanto che, nel mondo, a nessun capo che conta risulta simpatico.

Ironia della sorte questo Premier era un apprezzato ex-menestrello che cantava e suonava sulle navi.  

Come tutti i dittatorelli della storia, si permette di rilanciare la posta, dichiarando che siamo in uno "Stato di Polizia". 
Il clamore anestetizza e più risulta "clamoroso" più rende anestetizzati e distratti coloro che vengono fottuti senza accorgersene ma anzi avendoli dalla sua parte. 

Non ci si accorge che Lui può:

- fare leggi at personam dicendo che sono per tutti
- dare posti politici di pregio a 15.000 euro al mese alle sue prostitute
- criticare chi deve giudicarlo 
- sentirsi al di sopra delle leggi
- dichiarare che è vittima di una congiura (Italiana e internazionale)
- dichiarare che l'economia è ok mentre dopo 2 mesi deve fare 4 manovre imposte dallo Stato 
- non mettere le tasche degli italiani ed invece le mette eccome 
- tutte le sue giovani donne non le ha mai pagate e non ha mai scopato con nessuna di queste. 
- dire tutto ciò che vuole smentendo poi con "sono stato frainteso", "detto con ironia", "scherzavo"
   (ma intanto le dice) 

mentre Noi, durante tutto questo, perdiamo potere d'acquisto, lavoro, sicurezza sul futuro, voglia di fare figli, cultura di spessore, etica, morale sociale etc etc. ( le solite cose che leggete alla nausea).

Ci fotte, e invece di piangere gli sorridiamo pure.

Ditemi voi, onestamente parlando, se siamo in Democrazia eticamente accettabile o più che altro in prove di dittatura.
 Poi che la politica sia tutta uguale e il problema non sia solo il presidente del Consiglio sono d'accordo. 

Probabilmente la sinistra al potere sarebbe PEGGIO, con personaggi che non hanno polso e che si sono imborghesiti e piegati troppo alle logiche di profitti e clientelismi!

Ma il discorso che voglio fare io è che oltre la fogna politica che ci si ritrova in questo paese, in questo momento, ci si ritrova pure un personaggio ambiguo, non sempre trasparente, dove ogni giorno ha uno scheletro che gli esce dagli armadi; e non credo che siano tutte trame di palazzo alle sue spalle. 

Ma sono solo mie impressioni; ci vorrebbe un tribunale nazionale o addirittura internazionale, a questo punto, per chiarire questa spiacevolissima situazione. Sua e nostra.

Solo che c'è un particolare:
Berlusconi è allergico a questi magistrati cattivi che lo vogliono incastrare.

E quindi sceglie unilateralmente di essere al di sopra della legge, inventandosi leggine, bavagli, escamotage varie per essere lasciato in pace per" lavorare per l'Italia".


Qualcun'altro dice che dovrebbe presentarsi  velocemente davanti alla giustizia a esporre i suoi convincimenti difendendosi. In fin dei conti se di congiura si parla, può esporla e smontarla davanti a chiunque.

C'è poi da sottolineare che se un Presidente del Consiglio non si fida della magistratura significa che non si fida del potere giudiziario del paese, creando un precedente. 

Ritenete lecito che un premier possa screditare e non fidarsi dell'organo giuridico della nazione che governa???

Tutti quindi potrebbero screditare e non riconoscere la giustizia come metodo per accertare i fatti. Un corto circuito istituzionale pericolosissimo che le dittature han sempre avuto, nella storia. 

Il problema quindi è se ha ragione LUI o QUALCUN'ALTRO. 

Visto che ogni italiano non può decidere se farsi processare o meno, in virtù della frase che "ogni italiano è uguale davanti alla legge" questa situazione doveva essere risolta già da molto tempo: in una democrazia sana sicuramente, in altri frangenti non lo so... 
  



That's all folks!                                Paolo Sterzi 

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