Alcuni amici avvocati hanno postato interessanti articoli sulla questione: il succo del discorso è che in un paese garantista come il nostro vi è la presunzione di innocenza, quindi senza gravi motivi di colpevolezza confermati da fatti oggettivi e/o pericoli di inquinamento delle prove non vi è la necessità del carcere preventivo.
Scusate le inesattezze, ma nn sono avvocato.
Cmq trovo sia pure legittimo che un branco di stupratori che si macchia di questo crimine debba quanto meno passare qualche gg in gaioffa a meditare su cosa abbia commesso; altrimenti se torna a casa, magari con un arresto domiciliare (poca cosa, in fondo) aspettando i tempi biblici della giustizia e col rischio di scadenza dei termini ( scarcerato imputato stupratore per decorrenza dei termini) per essere giudicato o tenuto agli arresti domiciliari, passa il messaggio che questo crimine in fondo sia lecito e/o tollerato.
Ricordo anche, per fare una comparazione, che se si viene beccati con 2 piante di marijuana in casa si rischia seriamente di finire dritti dritti in galera per degli anni.
Due pesi due misure?
Legislazione sbagliata?
Popolo italiano ingabbiato in un mare di leggi e leggine?
Due pesi due misure?
Legislazione sbagliata?
Popolo italiano ingabbiato in un mare di leggi e leggine?
Chi lo puo dire.. sicuramente chi è fuori dalle conoscenze giurisdizionali può solo osservare questa oggettiva discrepanza legislativa...
Se avessi una figlia maggiorenne personalmente le consiglierei di girare con un coltello e piantare qualche colpo ben piazzato nel ventre di qualcuno, se si trovasse costretta a farlo, in queste situazioni...
Sbaglio?
Qualche ben pensante potrebbe dire che sono un pericolo pubblico a pensarla così e che non comprendo la giurisdizione italiana?
Forse..
..ma penso che sia meglio che mia figlia si difenda, con validi motivi di legittima difesa, piuttosto che subire uno stupro e vedere i suoi aggressori in una situazione di protezione e diritti tutelati a -oltranza-, con la paura di metterli dietro a delle sbarre perchè "forse loro non centrano, si devono appurare i fatti".
Se avessi una figlia maggiorenne personalmente le consiglierei di girare con un coltello e piantare qualche colpo ben piazzato nel ventre di qualcuno, se si trovasse costretta a farlo, in queste situazioni...
Sbaglio?
Qualche ben pensante potrebbe dire che sono un pericolo pubblico a pensarla così e che non comprendo la giurisdizione italiana?
Forse..
..ma penso che sia meglio che mia figlia si difenda, con validi motivi di legittima difesa, piuttosto che subire uno stupro e vedere i suoi aggressori in una situazione di protezione e diritti tutelati a -oltranza-, con la paura di metterli dietro a delle sbarre perchè "forse loro non centrano, si devono appurare i fatti".
Se qualcuno non vuole essere colpevole di questo reato, prende e va via.. non rimane lì.
In fondo la presunzione di innocenza vale anche per la donna... e se le donne iniziassero a difendersi e accoltellare seriamente qualcuno di un ipotetico branco che tenta di sopraffarla, probabilmente esisterebbe una logica deterrenza a compiere il reato, visto che la giurisdizione è carente in questo senso...
Come dire....lo stupratore o il branco sarebbe comunque messo davanti all'evidenza che se gli "va bene" stupra e la legge gli riconosce "la presunzione di innocenza", se gli va male si becca una lama nello stomaco di 20 cm...
Meglio difendersi subito o subire, sperando che la legge ripaghi??
La difesa della dignità personale, in questi casi, come deve essere tutelata??
La difesa della dignità personale, in questi casi, come deve essere tutelata??
Rispetto gli amici avvocati e magistrati, ma penso che la troppa "filosofia giurisdizionale" a volte faccia più danni e sia meno efficace del buon senso.
Poi ripeto, non sono avvocato ed esprimo il mio libero pensiero da "profano" con tutti i limiti del caso ;-)
That's all folk! Paolo Sterzi
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