giovedì 13 gennaio 2011

L'ENERGIA! (parte 1)

Siam in un' epoca dove la fame di energia non verrà mai saziata. In un momento dove ci si chiede, senza troppo clamore, quali conseguenze porterranno gli effetti collaterali di questo bisogno (inquinamento principalmente) nuovi paesi come Cina, India e sud America rivendicano il diritto di produrre energia per i propri bisogni.
Questi "nuovi paesi" si ingegnano per trovare l'autosufficenza energetica in vari modi spesso clamorosi:

cina-in-funzione-il-camino-solare-eolico-realizzato-nel-deserto

Singolare è il fatto che ci si ingegni a seguire vie innovative quando con delle belle centrali nucleari sicure e di nuova generazione si risolverebbe il problema. Il petrolio non lo menziono, visto che è in via di esaurimento...

E' uscito in questi giorni il rapporto di Bloomberg che fotografa la travolgente ascesa delle fonti verdi, specie in Oriente. In Cina + 30% nel 2010 e più 90% nei micro-impianti solari per fornire energie a zone limitate di territorio.

Investimenti record nel 2010 nelle energie rinnovabili

Dati confortanti che fanno ben sperare pure nell'indipendenza energetica dai monopoli.
Un aspetto importante visto la crescita inarrestabile di fabbisogno energetico industriale e civile.

Parliamo dell'Italia? Mitica Italia dove spesso si prendono decisioni forse poco saggie o convenienti (se non per pochi)!

Le classiche situazioni "all'italiana" appunto. Che tutti conoscono ma che nessuno può farci niente.

Nulla.

In Italia  l’intero settore fotovoltaico è in grossa espansione. Sorpresa anche per me, non me lo aspettavo: nel 2009 il nostro Paese, con il 9,9% della potenza installata, si è collocato al secondo posto nel mercato mondiale, e addirittura il sud Italia da solo ha una produzione energetica solare del 3,9% di quella mondiale, pari a quella di Spagna, Portogallo e Francia insieme.

Siamo a un buon punto, niente da eccepire.
Sarebbe logico potenziare queto bagaglio di conoscenze e tecnologia forti anche della posizione geografica dell'Italia.
Un 'opportunità occupazionale e un indotto da non farsi scappare senza contare che l'Italia potrebbe sempre fornire tecnologie e know-how ai paesi mediterranei divenendo leader di riferimento del settore in tutta l'area mediterranea e nord africana.
Siamo competitivi nel mercato mondiale del settore in rapida crescita ed espansione: abbiamo i numeri per giocarsela, questa partita.
Tutto porta a pensare verso questa direzione.

Il paese del sole,  quel sole gli dà pure benessere economico e sociale. Gratuito e pulito, alla fine.  

MA....! 

Il nucleare ha i suoi pregi e difetti discussi sulla rete e no sto qui a ripeterli, ma alla luce dei fatti mi chiedo:

"Perchè si perde tempo a giocare a scacchi chiedendosi se il nucleare potrebbe essere o no conveniente??"
"Non sarebbe più saggio potenziare ciò che abbiamo visto che l'area geografica dove viviamo lo permette?" 

Cosa state dicendo, scusate....?

Con il nucleare ci sarebbero pochi ma sostanziosi interessi da governare?
Ci sono interessi geo-politici?
Con il fotovoltaico il cittadino si potrebbe rendere troppo indipendente dalla fornitura della rete?
Sarebbe una perdita di guadagno per qualcuno?

Ilazioni, ilazioni...!!!




That's folk!
                                                                                                                                 Paolo Sterzi

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