Una rima che se non fosse una barzelletta poco ci manca:
Suonava sotto i portici per guadagnare qualche spicciolo. Ma al giovane musicista di strada è arrivata la multa di 100 euro e il sequestro della chitarra. Il discusso regolamento urbano "vieta ai suonatori ambulanti di disturbare residenti e passanti"
La figura del "menestrello medioevale" in versione moderna
"Le strade del centro cittadino non possono essere disturbate da persone che suonano!"
(Praticamente gratis, ricordiamolo sempre)
L'allegria che forse trasmettono
potrebbe distogliere l'attenzione dall'irrefrenabile desiderio di fare shopping
diminuendo le vendite...
L'allegria che forse trasmettono
potrebbe distogliere l'attenzione dall'irrefrenabile desiderio di fare shopping
diminuendo le vendite...
Non avendo la scusante di poter affermare che questi "menestrelli" fanno attività commerciale,
li si liquida come "disturbatori".
Non vedo altra spiegazione.
Non vedo altra spiegazione.
Una persona disturba, però, quando è invadente.
Il musicista di strada suona per piacere proprio come primo obbiettivo,
senza correre dietro ai passanti, intendiamoci..
senza correre dietro ai passanti, intendiamoci..
Di certo non suona in strada per diventare ricco; quantomeno cerca di racimolare qualcosa.
"L'elemosina" che qualcuno dà non è tale;
vista dal musicista è un baratto:
ti dò 50 cents perchè mi piace la tua musica.
Una bella soddisfazione anche per i più umili ma veri musicisti di strada.
Voi penserete: " non è vero, lo fanno per soldi!"
Vero in parte:
chi lo fa solo per soldi suona "tanto per suonare" e poche persone si fermeranno ad acoltarlo.
Questo ragazzo non credo proprio sia stato obbligato, per soldi, a suonare.
E' più probabile che lo abbia fatto per passione.
Mi viene il dubbio che il musicista sia visto come "un danno commerciale" per i negozianti limitrofi,
come se il musicista fosse il capro espiatorio per le mancate vendite in quanto disturba il piacere che le vetrine potrebbero arrecare per fare shopping.
A mio parere è una visione "limitata" per usare un eufemismo.
Delirio per essere estremista.
Io penso che ognuno debba e possa fare qualsiasi cosa
purchè non arrechi danno e offesa al prossimo
(coi fatti.. e non con le opinioni o convinzioni).
Francamente un musicista che suona in strada
non credo possa rientrare in questa casistica.
Mi viene il dubbio che il musicista sia visto come "un danno commerciale" per i negozianti limitrofi,
come se il musicista fosse il capro espiatorio per le mancate vendite in quanto disturba il piacere che le vetrine potrebbero arrecare per fare shopping.
A mio parere è una visione "limitata" per usare un eufemismo.
Delirio per essere estremista.
Io penso che ognuno debba e possa fare qualsiasi cosa
purchè non arrechi danno e offesa al prossimo
(coi fatti.. e non con le opinioni o convinzioni).
Francamente un musicista che suona in strada
non credo possa rientrare in questa casistica.
Quindi
al di la di tutto
vorrei semplicemente capire tutto il clamore
e tutta la severità possibile verso un musicista che suona
per piacere proprio e sopratutto gratis
piuttosto che per il fatto di non mettere finanzieri "davanti" ai negozi
e verificare che non siano stati venduti beni in nero...
...e come tutti i "dipendenti" che fanno shopping
e che pagan le tasse fino all'ultimo cents dovuto (!!!)
... faccian lo stesso le attività.
Specie in tempi di vacche magre.
Troppo rigidi?
Probabilmente si
ma la provocazione sembrerebbe essere, visto l'emergenza sociale, più che legittima...
la colpa non è del cittadino
che pretende lo scontrino
bensì della tassazione fiscale in vigore poco seria e credibile nei fatti.
That's folk Paolo Sterzi
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