domenica 13 febbraio 2011

Sono solo poche radical chic

Decine, centinaia di migliaia di persone in Italia, forse un milione nel mondo. 
In tutto il globo.
Persone che protestano. Contro il sistema, contro gli atteggiamenti sociali, contro le ipocrisie.
Manifestazione tutta al femminile. Particolare che fà paura, perchè le donne quando si incazzano non lo fanno per convenienza bensì per pura passione; e la passione non la fermi facilmente quando scalda gli animi.

Le donne si sono stancate di: 
1) dover fare le battone come unica o meglio veloce via per far carriera.
2) dover scegliere se far la mamma o la lavoratrice.
3) dover esser rappresentanti istituzionali di contorno (spesso solo tramite il punto1 ).

Io ho fiducia che le donne siano il sano detonatore per abbattere il muro che preclude la strada di un futuro migliore. Per tutti. Per i nostri (e loro) figli.

Mi associo alla protesta e ammiro questa parte splendida della società (nei fatti e contenuti, non nelle tette e nei culi) che hanno avuto il coraggio di smuovere quantomeno le sabbie mobili in cui sono dentro fino al collo i responsabili di questo degrado culturale, sociale ed economico in cui siamo precipitati forse, da oggi, non del tutto..
Comunque sia non è più tollerabile che per far carriera e per essere "considerate", le donne debbano obbligatoriamente aprire le gambe anche se questo sistema c'è sempre stato nella storia: non nei termini miseri come gli ultimi anni (senza un minimo di indignazione ma anzi con enormi post-profitti per tutto il sistema pubblicitario-mediatico..).

Ruby testimonial pubblicitaria




 Auguri e siate (come ben sapete fare nei fatti) più saggie e furbe degli uomini...


 That's folk!                                                                          Paolo Sterzi


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