Arrivano le trivelle dei petrolieri davanti alle coste siciliane
Italia preda delle trivelle texane
C'era una volta
Italia preda delle trivelle texane
C'era una volta
un contadino di nome Italo che aveva un appezzamento di terreno, grande, che coltivava e da cui ne traeva sostentamento. Lo aveva diviso in aree più piccole e ogni area era coltivata con prodotti diversi, in modo di avere diversi ortaggi e frutta. Il contadino aveva un debito con un Re che abitava molto lontano e che era il padrone di quella enorme regione, circa 33x33 volte la superficie delle terre di Italo. Un enorme debito, che gli aveva trasmesso il padre e ancora il padre di suo padre che nemmeno Italo ricordava la vera ragione di tale debito. C'era e basta. Italo riusciva a malapena pagare solo gli interessi di questo debito senza riuscire ad abbattere il capitale. Si pagava da tempo memorabile un interesse su un capitale che non si riusciva ad abbassare e la situazione era scontata, diventata normale.
Italo, un bel giorno, mentre arava con i suoi due buoi pezzati bianchi e neri un piccolo terreno incolto nella sua proprietà, si accorge che in una crepa del del terreno ribolliva una sostanza nera e appiccicosa: del petrolio.
Italo rimase stupefatto sapendo della ricchezza che aveva trovato; infati il suo Re pagava molto bene il petrolio, che usava nelle sue innumerevoli lanterne per illuminare la sua prestigiosa dimora, posta su una collina e punto di riferimento per i viadanti anche a diverse ore di cammino.
Italo informò subito gli emissari del Re del ritrovamento. Dopo 10 gg di cavallo, il Re entusiasmato dalla lieta notizia, si recò personalmente da Italo per congratularsi.
Italo, in cuor suo pensò "ora potrò pagare il debito e liberarmi una volta per tutte del dazio; altri contadini con la mia stessa fortuna riuscirono a pagare non solo gli interessi, ma anche il debito stesso.. aumentarono il loro benessere e la loro autonomia e si resero più indipendenti rispetto al volere del Re".. e ne fu molto felice.
Il Re, con a seguito 100 corazzieri, 50 alabardieri e 50 arcieri dalle armature dorate con intarsi in cuoio e dai lunghi pennacchi di diversi colori arrivò da Italo: scese da cavallo e abbracciandolo disse: "bravo Italo, mio protetto, hai fatto un bel regalo al Re!"
Italo, stupito disse: "Mio Signore, il petrolio è merce a Lei molto gradita, spero ci sia un vantaggio per entrambi; sò di contadini come me, a 6-7 gg a piedi da qui, che col petrolio hanno notevolmente migliorato il loro benessere"
Il Re allora esitò un istante, si accarezzo la barba, fece un lungo sospiro, si aggiusto sul capo la lucente corona d'oro massiccio e disse: " Caro Italo, tu sei un contadino fedele.. paghi regolarmente i tuoi debiti a scapito pure del benessere dei tuoi cari. Te ne dò atto. Però ti ricordo che il debito che hai con me è pesante, molto pesante. Devi sapere che il petrolio dei contadini di cui tu sai stà finendo. Io non riesco più ad illuminare il mio castello per la penuria di petrolio. Fatta questa premessa ti concedo la scelta: o mi dai il petrolio con un piccolo sconto sull'interesse che dovrai sempre comunque elargirmi.. o in questo momento ti comunico che pretendo tutto il capitale che hai come debito, ora."
Italo, che non ebbe scelta disse: " La ringrazio per la scelta concessami: per onorare il nostro Re e per non dispiacerlo, prendo atto con gioia dello stato d'animo entusiasto del Re e accetto con soddisfazione la proposta della riduzione degli interessi."
Il Re, guardatolo, rispose: "Bravo Italo, sei fedele al Re e un suo buon amico, non lo dimenticherò... sono sicuro che saprai spiegare ai tuoi famigliari che onorare il Re vale bene qualche sacrificio".
Italo, pensando ai suoi figli, ebbe una fitta al cuore ma sorrise al suo Re, chinò il capo e lo salutò. Con fare di fretta, il Re chiamò sull'attenti i suoi soldati per far ritorno al castello, a quel castello che da quel momento sarebbe stato più brillante, caldo, sgargiante a simboleggiare la potenza del Re che nessuno avrebbe contestato, nonostante Italo avesse avuto tutto il potere e l'occasione per farlo..
That's folk Paolo Sterzi
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