giovedì 8 settembre 2011

LADRI DI GALLINE



Oggi, mentre leggevo un quotidiano locale, la gazzetta di Mantova, sono rimasto colpito da questo articolo.
Ladri di frutta e verdura in costante ed allarmante aumento. La mia età non mi permette di cogliere il paragone con la situazione di 50 (forse 60) anni fà ma rimango lo stesso stupefatto.
Nella ricca terra bagnata dal Po, dove tra l'altro in questi giorni passerà il "prestigioso" giro (ciclistico) della Padania, il fenomeno di rubare generi alimentari nei campi è in costante aumento. Abitando in queste zone e leggendo i paesi "più colpiti" dal fenomeno ho una idea più chiara della situazione, perchè conosco la morfologia e la popolazione del territorio. Questa è una terra essenzialmente agricola, dove poli industriali (ora poco vivaci per usare un eufemismo) sono divisi da kilometri di strade dritte, spesso di origine romana, che dividono appezzamenti di terreno coltivati. Difficile non essere tentati a fermarsi e depredare ricche piante di pere, pesche, uva, patate, mais, angurie, meloni, pomodori, insalate etc.. a qualche metro dal ciglio stradale. A volte ti fermi e non c'è anima viva che passi per qualche minuto. Posso immaginare, in condizioni economiche precarie, la tentazione di fermarsi e riempire il baule di frutta e verdura. Io stesso, al ritorno da un viaggio, mi son fermato e ho "rubato" una pesca.. peccato veniale ma non troppo, visto l'abbondanza sulle piante e per terra, con frutti maturi caduti. A nulla servono gli ingenui cartelli che citano "frutta avvelenata, pericolo di morte".. Fanno sorridere, per usare un eufemismo. La situazione sarebbe facilitata se i ladri fossero tutti extracomunitari: una manna dal cielo per la Lega Nord. 
Ma purtoppo per i vari Borghezio, Calderoli, Castelli, Bossi non è così.
Tanti italiani veraci han "bisogno" di fare i ladruncoli. Adirittura del posto, che conoscono pure i proprietari terrieri. Per necessità di mangiare o adirittura per necessità di vendere il maltolto e farci su qualche spicciolo. 
Nella ricca terra del Nord, nella fertile e benestante (almeno un tempo) pianura padana succede pure questo: tra i capannoni abbandonati con cartelli "vendesi" in esposizione da 4,5,6 anni loschi individui si muovono tra i campi per razziare generi alimentari.
E mentre una parte politica si auto-elogia con un giro in bicicletta nella "ricca" pianura con umidità scozzese, tanti poveri cristi rubano frutta e verdura e a volte vengono sorpresi dai contadini i quali, conoscendo la fame che fino agli anni 60-70 ha attanagliato questa terra, sono anche capaci di gesti di compassione, aiutando questi ladruncoli, tollerando i loro prelievi e non denunciandoli. 
Questi sono i veri padani.
Nonostante " LA CRISI DEPREDA I RACCOLTI, BOOM DI FURTI NEI CAMPI" il senso di solidarietà non è ancora scomparso.
Meno male!! Questa è una bella notizia in mezzo a un mare di menzogne, ricatti, stanchezze, prese per il culo e comportamenti superficiali di questa Italia, dei palazzi,  del primo ventennio del XXI° secolo.
La parte buona in ognuno di noi non è ancora scomparsa. Auguriamoci di non esaurirla.


Taht's all folk                                                           Paolo Sterzi

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