Un importante Ministro del governo oggi ha esordito affermando "siamo come in un videogame" riferendosi alla situazione economica attuale.
Frase che più azzeccata non si può, non solo economicamente parlando.
Il Presidente del Consiglio dice che i comunisti lo vogliono far fuori.
Dove sono questi comunisti?
Alle ultime elezioni sono stati spazzati via dal Parlamento.
Han preso si e no il 2-3% alle elezioni non riuscendo ad avere nemmeno un deputato in Parlamento.
Chiaramente non sono più di moda.
Quindi a chi o cosa diavolo si riferisce?
Ai giudici?
Che sian tutti comunisti?
Per la legge delle probabilità non credo, anche se per assurdo fossero tutti politicizzati.
Se anche fosse sorge una domanda: che concrete opportunità personali avrebbero i giudici comunisti ad appoggiare vigliaccamente una parte politica che non ha arte ne parte nella vita politica italiana?
Solo per personale antipatia?
Tante sentenze contro la vittima sacrificale dei comunisti sono passate ingiudicate per prescrizione, ricordiamolo.
La prescrizione è quell'aspetto legislativo che sancisce ci sia un termine massimo per giudicare una persona. Questo non cancella le sue colpe.
Le rende semplicemente non giudicabili.
Il Presidente del Consiglio attacca una sinistra impotente, immobile, senza spessore di contenuti, senza punti di riferimento e allo sbando totale come tutti la vedono, al giorno d'oggi.
Che paura ha di questi pochi personaggi ideologizzati, quindi?
Che sta blaterando il nostro Presidente del Consiglio?
Affermazioni senza logica apparente, ad una prima analisi.
Mi vien il dubbio, quindi, che Lui voglia far fuori il senso del diritto e della dignità dello Stato.
Alla luce dei fatti la mia affermazione può essere altrettanto valida, supportata da fatti concreti anzichè frasi sparate senza arte ne parte.
Comunque al di là di tutto il ministro dell'economia ha proprio ragione:
stiamo vivendo proprio in un videogame, dove per vincere la partita si spara a zero su tutto e tutti, aggiungo io..
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