lunedì 7 marzo 2011

CONCENTRATO DI SIGNORAGGIO



Ma vi sembra normale che si debba lavorare 3-4 mesi 
per avere 'sti pezzi di comune carta??? 

Voglio dire... han valore perchè noi glielo diamo e lo riconosciamo come tale; 
dimentichiamo, però, che non sono monete d'oro che hanno un valore intrinseco, da sempre, perchè materiale estremamente pregiato e limitato. 
Questi pezzi di carta equivalgono a 800 mq di terra agricola nelle mie parti: certamente una ricchezza più tangibile, reale: le banconote sono, differentemente, solo semplici pezzi di carta che non valgono nulla nella realtà e molto nella convinzione che tutti noi abbiamo.
Siamo obbligati a passare tramite pezzi di carta che non valgono nulla per entrare in possesso di ricchezza reale...
Fino a qualche secolo fà la carta-moneta non esisteva: esistevano però le monete: d'oro (e alri metalli preziosi). Un valore riconosciuto da tutti e occasione di scambio equo (per le ragioni sopra descritte).
Un bel giorno, con la scusa delle rapine si pensa di lasciare l'oro in banca e che questa emetta una nota-di-banco (ai giorni nostri banconota, appunto) che certificasse l'oro privato depositato a garanzia della nota-di-banco emessa.
Ai giorni nostri, l'oro "a garanzia" della banconota (nota-di-banco) non c'è più (stato di fatto sancito da leggi, pure) e rimangono solo inutili scartoffie chiamate anticamente "note di banco" ma che in realtà, oggigiorno, non notificano e certificano nulla.

Solo che noi siamo stati istruiti a pensare che certifichino, invece, qualcosa... una ricchezza, che non esiste. 

Un bel grattacapo se riuscissimo pensarla in senso lato... :-)


That's folks!                                                              Paolo Sterzi 

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