martedì 26 aprile 2011

C'ERA UNA VOLTA... (il petrolio in Sicilia)

Arrivano le trivelle dei petrolieri davanti alle coste siciliane

Italia preda delle trivelle texane

C'era una volta
un contadino di nome Italo che aveva un appezzamento di terreno, grande, che coltivava e da cui ne traeva sostentamento. Lo aveva diviso in aree più piccole e ogni area era coltivata con prodotti diversi, in modo di avere diversi ortaggi e frutta. Il contadino aveva un debito con un Re che abitava molto lontano e che era il padrone di  quella enorme regione, circa 33x33 volte la superficie delle terre di Italo. Un enorme debito, che gli aveva trasmesso il padre e ancora il padre di suo padre che nemmeno Italo ricordava la vera ragione di tale debito. C'era e basta. Italo riusciva a malapena pagare solo gli interessi di questo debito senza riuscire ad abbattere il capitale. Si pagava da tempo memorabile un interesse su un capitale che non si riusciva ad abbassare e la situazione era scontata, diventata normale.
Italo, un bel giorno, mentre arava con i suoi due buoi pezzati bianchi e neri un piccolo terreno incolto nella sua proprietà, si accorge che in una crepa del del terreno ribolliva una sostanza nera e appiccicosa: del petrolio.
Italo rimase stupefatto sapendo della ricchezza che aveva trovato; infati il suo Re pagava molto bene il petrolio, che usava nelle sue innumerevoli lanterne per illuminare la sua prestigiosa dimora, posta su una collina e punto di riferimento per i viadanti anche a diverse ore di cammino.
Italo informò subito gli emissari del Re del ritrovamento. Dopo 10 gg di cavallo, il Re entusiasmato dalla lieta notizia, si recò personalmente da Italo per congratularsi.
Italo, in cuor suo pensò "ora potrò pagare il debito e liberarmi una volta per tutte del dazio; altri contadini con la mia stessa fortuna riuscirono a pagare non solo gli interessi, ma anche il debito stesso.. aumentarono il loro benessere e la loro autonomia e si resero più indipendenti rispetto al volere del Re".. e ne fu molto felice.
Il Re, con a seguito 100 corazzieri, 50 alabardieri e 50 arcieri dalle armature dorate con intarsi in cuoio e dai lunghi pennacchi di diversi colori arrivò da Italo: scese da cavallo e  abbracciandolo disse: "bravo Italo, mio protetto, hai fatto un bel regalo al Re!"
Italo, stupito disse: "Mio Signore, il petrolio è merce a Lei molto gradita, spero ci sia un vantaggio per entrambi; sò di contadini come me, a 6-7 gg a piedi da qui, che col petrolio hanno notevolmente migliorato il loro benessere"
Il Re allora esitò un istante, si  accarezzo la barba, fece un lungo sospiro, si aggiusto sul capo la lucente corona d'oro massiccio e disse: " Caro Italo, tu sei un contadino fedele.. paghi regolarmente i tuoi debiti a scapito pure del benessere dei tuoi cari. Te ne dò atto. Però ti ricordo che il debito che hai con me è pesante, molto pesante. Devi sapere che il petrolio dei contadini di cui tu sai stà finendo. Io non riesco più ad illuminare il mio castello per la penuria di petrolio. Fatta questa premessa  ti concedo la scelta: o mi dai il petrolio con un piccolo sconto sull'interesse che dovrai sempre comunque elargirmi.. o in questo momento ti comunico che pretendo tutto il capitale che hai come debito, ora."
Italo, che non ebbe scelta disse: " La ringrazio per la scelta concessami: per onorare il nostro Re e per non dispiacerlo, prendo atto con gioia dello stato d'animo entusiasto del Re e accetto con soddisfazione la proposta della riduzione degli interessi."
Il Re, guardatolo, rispose: "Bravo Italo, sei fedele al Re e un suo buon amico, non lo dimenticherò... sono sicuro che saprai spiegare ai tuoi famigliari che onorare il Re vale bene qualche sacrificio".
Italo, pensando ai suoi figli, ebbe una fitta al cuore ma sorrise al suo Re, chinò il capo e lo salutò. Con fare di fretta, il Re chiamò sull'attenti i suoi soldati per far ritorno al castello, a quel castello che da quel momento sarebbe stato più brillante, caldo, sgargiante a simboleggiare la potenza del Re che nessuno avrebbe contestato, nonostante Italo avesse avuto tutto il potere e l'occasione per farlo..

That's folk                                                                          Paolo Sterzi      

giovedì 14 aprile 2011

SEMPRE PIU' IN BASSO


Sempre più giù. 
La politica italiana può essere così sintetizzata: 

il Presidente del Consiglio si stà proteggendo dagli attacchi dei giudici Comunisti.
il Presidente del Consiglio si stà proteggendo dalla galera per illeciti commessi.


"Sono attorniato da persone competenti, laureate (in igiene dentale) col massimo dei voti"  
" Sono attorniato anche da belle donne a cui ho promesso carriere (per quale merito non si sà. Si immagina)




"Finalmente una legge che ci mette al passo con l'Europa"
"Ho la scusa dell'Europa, che non centra nulla, così faccio anche bella figura (con gli italioti, però)"  

Se un Presidente del Consiglio ammette che ha poca fiducia nella Magistratura, 
come può pretendere che il Cittadino ne abbia?
Allora tutti potrebbero boicottare gli organi giudiziari.

Dice di essere un perseguitato? Bene, denunci il fatto in Magistratura illustrando i fatti in tribunale.
Non in strada, come un pellegrino sulla cassetta delle mele.

E' realmente un perseguitato?
Che faccia la sua lotta personale per dimostrare la verità...
(in tribunale, però
come FANNO TUTTI I CITTADINI 
..se non subentra la prescrizione) 

Personalmente, mi hanno sospeso la patente per un sinistro con un pedone.
Ho accettato la procedura senza sostenere che io ho ragione 
e quindi i giudici mi sono contro..
che sono "cattivi"


Italiani, dobbiamo svegliarci 
perchè questo qui per farsi i suoi comodi 
stà commettendo gravi danni anche verso la collettività. 

Cioè noi.

Fossero anche lo 0,01% di persone danneggiate. 
Non importa. 

Il concetto è;
  NON SONO LI' PER FARSI I COMODI LORO 
ANCHE A SCAPITO DELLA POPOLAZIONE.
(fossero lo 0,0001%) 

SONO LI' PER GESTIRE AL MEGLIO IL BENESSERE DEL CITTADINO.

E SE SOLO UNO DI NOI 

HA UN DANNO 
 (diretto o indiretto come perdere tempo per cose che non sono a vantaggio della collettività)

DA UNA LEGGE CHE DEVE PROTEGGERE UN POLITICO 

DA UNA FANTOMATICA CACCIA ALLE STREGHE...

BHE' 

QUESTO NON SOLO E' SBAGLIATO 

MA SOPRATUTTO NON E' MORALMENTE ACCETTABILE 

ed è giusto che tutti prendano coscienza di questo fatto.

IL RESTO VIEN DA SE'...

...e l'opposizione???
Latitante... 

That's folks!                                                                           Paolo Sterzi 


 


debito pubblico: